Cronaca

IL SINDACO RESTA BANNA IL SINDACO NETTI

Guai a pensarlo in modo diverso dal suo o peggio ancora a contraddirla.

Questa è la sintesi dell’ennesima scintilla (dopo quella che riguardava il bitume ndr) scoppiata sui social tra il sindaco sammichelino e quello turese. Ma cosa è successo?

L’attuale sindaco di Turi Tina Resta, pubblica sul profilo facebook, una foto che ritrae il suo nipotino mentre osserva il mega poster che pubblicizza la candidatura scrivendo testualmente «Michelangelo adesso sei piccolo, ma quando farai grande, la nonna ti racconterà una storia.

La storia di Turi e di quanto bene voglio a questo paese».

Sotto quel post, arriva la risposta del Sindaco Netti, che potete leggere qui sotto.

Oddio! Cosa ha fatto il Sindaco di Sammichele….come si è permesso di scrivere un commento simile. E voilà bannato!

Caro sindaco Netti, dovrai semplicemente abituarti a questo modo di fare: se qualcuno prova a contraddirla, o non la pensa come lei scatta il diktat verso i suoi fedelissimi: non parlate con Tizio, oppure si è bannati. Se ti può consolare lo ha fatto anche nei miei confronti dopo il servizio andato in onda su la7: con Sportelli non si deve parlare, costi quel che costi.

Eppure, in questo post del Sindaco turese, per l’ennesima volta emerge la sua contraddittorietà: ma come, quando scoppiò il “caso bitume” Tina Resta redarguì il sindaco Netti perché parlava dei bambini, o meglio, delle conseguenze che le sostanze emesse nell’aria dalla  fabbrica di bitume, avrebbe portato sulla salute delle generazioni future e oggi, per propaganda elettorale, pubblica foto che ritraggono anche il nipote?

Sindaco Resta, delle due l’una. I bambini possono entrare nelle questioni politiche o no?

Personalmente sono dell’avviso che i minori, i bambini, devono essere lasciati sempre fuori dalla politica. Devono godersi spensierati la loro fanciullezza.

In campagna elettorale parlate di progetti (ove ce ne siano), lavori, ma lasciate fuori i bambini.

Ora mi chiedo: dopo questo articolo, sarò anche io bannato? Oltre al diktat di non parlare con il sottoscritto ne arriveranno altri?

Che piaccia o no l’informazione è libera e lo sarà sempre (almeno per quel che mi riguarda), e di sicuro non mi farò mai spaventare da chi vuole tentare di cucire la bocca ai giornalisti.

Viva la democrazia sempre e comunque

Massimo Sportelli