Cronaca

Da Forza Italia a Fratelli d’Italia è un attimo

La coerenza in politica ormai si sa è un optional: anni fa era un valore incrollabile oggi invece non è proprio più un valore.

In questa foto infatti, possiamo vedere tutti insieme appassionatamente: Angelo Palmisano ex Forzista e capo dell’opposizione al comune di Turi; la consigliere Teresa De Carolis, prima in maggioranza ora in minoranza sempre al comune di Turi, (dove, senza troppi giri di parole, nonostante le solide radici di destra, alle consultazioni Regionali ha sostenuto il centro sinistra), insieme ai rappresentanti FDI Turesi Sandro Laera e Giovanni Settanni ed infine il sottosegretario Marcello Gemmato.

Ma l’attenzione non la soffermo sulla coerenza politica (quella si giudica da sola semplicemente conoscendo un po’ di storia e guardando la foto) ma al comune di Turi.

Si, proprio il comune di Turi e vi spiego perché.

E’ ben noto che la maggioranza comunale attualmente è abbastanza rosicata considerando il passaggio dalla maggioranza all’opposizione dei consiglieri: Teresa De Carolis, Onofrio Resta e Teresita DE Florio.

Ora, stando all’immagine di cui sopra, questo problema non dovrebbe più esistere perché; dalla parte del Sindaco ci sono Imma Bianco e Leo Girolamo di Fdi, pertanto, teoricamente, anche Angelo Palmisano ed il suo fedelissimo Sergio Spinelli, Teresa De Carolis dovrebbero sostenere il Sindaco Resta non solo ora, ma anche alle prossime elezioni.

E se così non fosse, sarei molto curioso di sentire la dirigenza di Fratelli d’Italia, ad esempio nella persona del Coordinatore Provinciale Michele Picaro, cosa ne pensa di questa “commedia all’italiana” che si verifica al comune di Turi?

Persone che appartengono allo stesso partito ma che tra i banchi comunali sono seduti su poltrone opposte? Visibilmente cacofonico.

Che credibilità potrebbero dare questi personaggi al partito della Meloni? Probabilmente la stessa che darebbe Cristiano Malgioglio se imitasse Rocco Siffredi.

E se questo è l’inizio, non oso immaginare come sarà la fine.

Massimo Sportelli