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Indagine “Turi Davvero”: una bella scoperta dell’acqua calda

Tanto di pubblicità, con un video contenente immagini che riprendono Turi dall’alto, un’annunciatrice che tutto appariva presentare tranne che il risultato di un semplice sondaggio, o meglio chiamiamola “indagine” per poi alla fine scoprire cosa? Ma andiamo con ordine.

Su un potenziale di 13 mila utenti (il numero dei cittadini turesi, da cui bisognerebbe eliminare dal conteggio coloro che non potevano rispondere, quali ad esempio bambini e persone anziane che hanno poca dimestichezza con smartphone piuttosto che pc ndr) solo 702 persone hanno risposto al sondaggio, ovvero il 5% ( più o meno) della popolazione. Ma badiamo bene.

L’indagine si è svolta in maniera telematica, anonima e casuale, come ha ben precisato il Prof. Leogrande durante la manifestazione, quindi chiunque avrebbe potuto rispondere alle domande, anche persone che non sono di Turi. Se a questo aggiungiamo il dato sopra riportato, che a rispondere sono stati 702 utenti, che attendibilità potrebbe avere il sondaggio? Di chi o di cosa è rappresentativo? Probabilmente si parla del nulla.

Ma entriamo nel merito: quali sono state le problematiche rilevate? Pulizia delle strade, difficoltà a trovare parcheggio ( è se è un problema per Turi, figuriamoci cosa succede nelle grandi città o metropoli ndr) , strade rotte, e percezione dei rispondenti al questionario ( non posso utilizzare la locuzione “turesi” perché in tal caso darei una fake news) di grossa presenza di sostanze stupefacenti nel paese.

In merito a quest’ultimo punto, durante l’illustrazione delle risposte, il Prof. Leogrande, ha definito questo, un problema recente che mai negli anni si è verificato a Turi. Beh, non è proprio così.

Ho ascoltato, a tal riguardo, più di una persona appartenente alle forze dell’ordine che prestò servizio in questo paese a cavallo tra gli anni ’90 e i primi del 2000, e tutti, ma dico tutti, mi hanno confermato che la circolazione delle sostanze stupefacenti in quegli anni era abbastanza diffusa. Insomma, questo problema tanto recente non è.

Continuando ad ascoltare il risultato del tanto decantato, pubblicizzato e ricco di aspettative, sondaggio (ops indagine)  è anche emerso che tra i problemi sentiti dai 702 rispondenti è la scarsa presenza di strutture sportive, centri ricreativi/culturali.

Ed allora? Cosa scopriamo di nuovo? Ci serviva un sondaggio/indagine a cui hanno risposto 702 persone, dove la maggioranza erano della fascia di età tra i 30 ed i 60 anni e solo il 9% i giovani, ovvero 63 persone,  per capire come si vive a Turi? Tra l’altro, sono bastati solo 63 giovani per capire i problemi dei ragazzi del territorio?

Una domanda sorge spontanea: tra tutti questi problemi sollevati che priorità di soluzione si intenderebbe applicare? Mi spiego meglio. Anche se il 90% degli utenti sono d’accordo su un problema, ad esempio le strade rotte, e solo l’1% ha sollevato il problema di ottenere una casa popolare quest’ultimo nella graduatoria delle priorità a che posto sarebbe messo? Beh stando ai numeri, subito dopo, la pulizia delle strade, dei parcheggi ecc. ecc.

Insomma, a modesto parere di chi scrive, si è avuta la percezione che questa manifestazione altro non sarebbe che un modo diverso per presentare una nuova forza politica che si presenterà alle elezioni comunali che si terranno il prossimo anno dove bisognerà solo decidere chi sarà il candidato sindaco ed i membri della lista.

Movimento politico composto, probabilmente, da qualche soggetto che più al bene del paese penserebbe al suo: trovare ad esempio una poltroncina da assessore per prendersi uno stipendietto; oppure per dimostrare “ vedete come sono bello/bella”; oppure perché, non ho nulla da fare ed allora sono qui.

Una cosa è degna di nota: la grande professionalità, competenza e preparazione del Prof. Leogrande nella Statistica; ma questo lo sapevamo, del resto una pura e sana chiacchierata da bar.

Massimo Sportelli