Turi

QUESTA MAGGIORANZA ORMAI, PENSA PIU’ A LITIGARE CHE A PRODURRE

di Massimo Sportelli

Queste le parole pronunciate dal Consigliere Comunale Angelo Palmisano, nonché capo dell’opposizione, nei con­fronti dell’attuale Amministrazione Comunale, domenica 19 settembre in un pubblico comizio tenutosi presso Piazza Aldo Moro.

«E’ una giunta che pensa solo al proprio orticello, a cercare di procurarsi qualche voto, ma, quando si tratta di lavorare, non si fa nulla».

E’ questo in sintesi, il concetto espresso dal Consigliere, che di sicuro non le manda a dire a questa amministrazione.

«Se si vedono in giro per il paese dei lavori, ebbene ricor­dare che sono il frutto di lavori, progetti da attribuire alle pre­cedenti amministrazioni. Quella attuale stà semplicemente completando un’opera».

«Se invece entriamo nel merito della “produttività” della Giunta targata Tina Resta, possiamo renderci conto che nulla è stato fatto. Dal campo sportivo alle strade, dalla progettazione di Via Conversano alle case popolari. Insomma è tutto fermo».

Se tutto questo non bastasse, si aggiunge anche il (non) rap­porto tra maggioranza ed opposizione: ogni proposta, ogni emendamento, ogni richiesta presentata dal gruppo di mino­ranza, sono puntualmente rispedite al mittente, come se questi non esistessero.

Ma in fondo di questo comportamento del Sindaco non ci si deve meravigliare più di tanto, infatti a “denunciarlo” per primi, sono stati proprio alcuni membri della Giunta. Ha aggiunto Palmisano.

Il riferimento implicito è l’ormai nota lettera che Teresa De Carolis, Fabio Topputi, Onofrio Resta consegnarono nelle mani della Dott.ssa Resta, attraverso la quale chiedevano maggiore considerazione e soprattutto di ricevere, in tempi congrui, tutta la documentazione relativa agli argomenti da trattare in Consiglio Comunale al fine di permettere una idonea preparazione per la trattazione degli stessi.

In quella ipotesi – afferma Palmisano – il Sindaco Resta anziché cambiare atteggiamento decise di cambiare la Giunta.

Abbiamo cercato e continueremo a farlo, portare progetti, soluzioni per il bene del Paese, ma non siamo ascoltati; ed il comizio nasce proprio da questa esigenza, dalla voglia di gridare e far capire a tutti, che questa minoranza è presente e si impegna per Turi, al contrario di chi pensa o peggio afferma, che la minoranza non fa nulla.