Cronaca

BITUME GATE: “FRONTALE” SOCIAL TRA SINDACI. DOV’E’ LA VERITA’?

Tra i comuni di Turi e Sammichele di Bari, dovrebbe nascere un’industria di bitume, per intenderci, è una fabbrica che dovrebbe (e il condizionale è d’obbligo a questo punto) produrre materiali quali ad esempio asfalti, catrame.

I sammichelini hanno dato origine a proteste per dire “No al Bitume” ed hanno usato ogni canale: social, tv giornali. Insomma una vera e propria campagna negazionista.

Le voci che correvano raccontavano un fatto: se è stata data la possibilità a questa azienda di insediarsi nei comuni di cui sopra, (trattasi di una azienda del comune di Castellana Grotte) per produrre asfalto e quindi dare origine all’emissione di sostanze nocive nell’aria, la colpa è da attribuirsi al Comune di Turi. Responsabilità che si sarebbe riscontrata nella Conferenza dei Servizi, che altro non sarebbe un incontro tra pubbliche amministrazioni su un tavolo comune, per poter meglio risolvere i problemi e confrontarsi su tematiche comuni, semplificando e razionalizzando i procedimenti che prevedono il rilascio dei cosiddetti “atti di assenso” (autorizzazioni, nulla osta, pareri, ecc.) necessari, ad esempio, per la realizzazione di nuovi interventi, sia pubblici che privati.

Il Sindaco turese Tina Resta ha voluto smentire pubblicamente queste accuse tramite un video pubblicato su fb; ecco il link  https://www.facebook.com/tinarestasindaco/videos/3641747739429923?locale=it_IT

In buona sostanza, secondo quanto asserito dal primo cittadino turese, nessuna responsabilità ci sarebbe da attribuire al comune di Turi per il nulla osta alla produzione di bitume, in quanto è stata rilasciata, dalla Città Metropolitana, in seguito a parere favorevole espresso nella conferenza dei servizi da: CIAP ( comitato contro inquinamento atmosferico provinciale) e ARPA (agenzia regionale protezione ambientale). Insomma, il nulla osta arriva proprio da parte di chi si occupa di tutelare l’ambiente e la salute, in data 11.04.2023.

Per dirla alla femminile…se c’è stata autorizzazione a questa attività, nessuna responsabilità c’è da attribuire al Comune di Turi inteso sia come Consiglio che come Giunta in quanto l’organo preposto ad occuparsi di tale impegno è il SUAP, come farebbe nei confronti di qualsiasi cittadino che intenderebbe svolgere attività imprenditoriale.

Spiegata la posizione il Sindaco Resta parte all’attacco del Sindaco di Sammichele Lorenzo Netti.

« Caro Lorenzo, ti ho invitato a recarci presso la Città Metropolitana per chiedere spiegazioni in merito a questa autorizzazione, ma tu non hai risposto».

Continua a tuonare anche contro il senatore Ignazio Zullo di FDI il quale ha scritto una lettera in favore dei cittadini turesi e sammichelini « Nessuno dei due (riferendosi a Netti e Zullo) ha chiarito chi fosse l’autorità che ha concesso l’autorizzazione, ovvero la Città Metropolitana» creando di fatto, la convinzione pubblica che la responsabilità fosse del comune di Turi.

La replica del Sindaco Netti non si è fatta attendere arrivata, anche questa, tramite un video pubblicato su facebook https://www.facebook.com/comunedisammicheledibari/videos/2085240835169018?locale=it_IT

Vero è che il sindaco Resta mi ha invitato a recarci presso la Città Metropolitana, allo stesso tempo però,  ho chiesto di farmi pervenire le “carte” per capire di cosa stiamo parlando altrimenti sarebbe inutile recarsi lì.

Questa è stata la risposta, in forma riassuntiva, del sindaco Netti, il quale ha aggiunto che ad oggi quelle famose carte richieste al Sindaco Resta, non sarebbero ancora arrivate.

Ma una domanda sorge spontanea.

Il sindaco Netti, con buona ragione, ha chiesto al sindaco Resta le carte per «capire di cosa stiamo parlando» prima di recarsi alla Città Metropolitana.

Sulla scorta di questa dichiarazione importante chiedo al Sindaco Netti: Se, come dice lei stesso, non sa di cosa stiamo parlando perché non ha letto le carte, sulla base di cosa avete creato dei veri e propri movimenti “no bitume?” (come egli stesso ha dichiarato nel video) Sulla base di quali elementi rilascia interviste per dire no al bitume? Sul sentito dire? Beh, se così fosse sarebbe abbastanza grave parlare di qualcosa che neanche si conosce.

Comunque, aldilà di lettere di senatori, carte o non carte, una cosa appare degna di nota; fare il possibile per evitare che si insidi questa fabbrica, magari proponendo alla ditta di insediarsi sul proprio territorio ovvero Castellana Grotte.

Massimo Sportelli