BOCCARDI: NON CI CREDE NEANCHE LUI IN TINA RESTA
Qualche settimana fa, avevo scritto un articolo con cui annunciavo l’uscita di scena di Boccardi dalla politica.
In molti hanno riso, credevano che fosse una fake news, ma mi dispiace per voi, da questa testata non ne sono mai uscite. A sostegno di questa notizia vi è una non smentita del protagonista. Vi serve altro?
Al contrario, qualcuno si è divertito mettendo in giro voci su di me, più che voci vere e proprie calunnie, della serie che sarei stato pagato dalla lista Turi volta pagina, per fare campagna elettorale. Bugiardi e vili. Se avete il coraggio uscite pubblicamente con le vostre facce e dichiaratelo pubblicamente.
Ma a questo spara letame ormai ci stiamo abituando: dalla calunnia che, qualora dovesse essere eletto De Tomaso, saranno eliminate feste e sagre; infamanti accuse secondo le quali il De Tomaso sarebbe stato l’autore della distruzione della Gazzetta del Mezzogiorno e bla bla bla.
Aveva proprio ragione Giovanni Falcone nella sua celeberrima frase «Quando capiranno di non poterti né eguagliare né superare, cominceranno a sporcarti».
Ma a sporcarsi sono questi pettegoli da 4 soldi, che gridano lealtà, ma poi entrando nelle loro vite scopri che qualcuno ha condanne penali, esercitano professioni abusive e tanto ma tanto altro. Vergognatevi.
Tornado a Boccardi, come mai non si è mai fatto vedere durante i comizi, alla presentazione della lista?
Sente odore di sconfitta? Non vorrebbe che questa le fosse attribuita? O ancora, forse ha compreso che ha messo su una squadra diversa da quella immaginata?
Un fatto è certo…è scomparso.
Non abbiamo mai negato la nostra forte amicizia e non permetteremo a nessuno di rovinarla.
Ed è in virtù di questa che quando ha voglia di raccontare qualcosa alla stampa, il suo punto di riferimento sono io. Fatevene una ragione, pettegoli da quattro soldi.
La nostra amicizia va avanti anche se alle volte abbiamo forti divergenze su alcune tematiche, ma ci vogliamo sempre bene.
Cari pettegoli, è arrivata anche a Boccardi la vostra infamante accusa, secondo la quale sarei stato pagato per fare campagna elettorale in favore di De Tomaso. La sua risposta?
Non ci credo neanche se lo vedessi con i miei occhi. Conosco Massimo e non farebbe mai una cosa del genere.
Ecco, chi mi conosce parla così di me.
Caro Michele, ci siamo dati sempre consigli da buoni amici fraterni, ed io ti consiglio da sempre di lasciare la politica turese.
Forse oggi mi hai dato ascolto.
Massimo Sportelli