Cronaca

“Palmisanata”: Minoranza in rottura

C’era da aspettarselo? Probabilmente si. Le elezioni politiche dello scorso 25 settembre hanno tirato fuori la vera personalità politica di Angelo Palmisano, ormai ex leader della minoranza, dove, non solo ha dichiarato palesemente di sostenere FDI (ricordiamo che le radici politiche di Palmisano sono di Forza Italia) ma si è regalato un selfie con dei rappresentanti territoriali di Fratelli d’Italia (nella foto sotto; Leo Girolamo consigliere di maggioranza; Imma Bianco Assessore, Giovanni Settanni direttivo di FDI e Sandro Laera commissario cittadino FDI). 

Questa scelta ha scatenato la furia tanto di Lilly Susca che di Paolo Tundo, che hanno deciso di abbandonare “Patto x Turi”, lista civica antagonista della lista “Turinasce“, alle scorse amministrative del 2019, la quale ebbe come candidato sindaco proprio Angelo Palmisano, per approdare al gruppo misto.

Inaccettabile, per Lilly Susca coordinatrice locale del PD, accettare una scelta simile del Palmisano di sostenere FDI, infatti secondo la coordinatrice, «Questa scelta di schierarsi apertamente con un partito che è rappresentato all’interno della maggioranza da un assessore e un consigliere, a mio parere, ha messo in crisi gli equilibri della minoranza e di “Patto per Turi».  Come ha dichiarato al giornale locale “La voce del Paese”.

 Ed aggiunge : «Il palese sostegno elettorale esternato da Angelo Palmisano verso Fratelli d’Italia abbia destabilizzato me e le persone che rappresento su due livelli diversi: quello locale e quello politico nazionale».

A sua discolpa, l’ex leader di minoranza, ha dichiarato sempre allo stesso giornale «Se è vero che all’interno del gruppo di minoranza ci sono delle sensibilità che hanno portato all’ennesima frattura di “Patto per Turi”, forse è giunto il momento che anche la maggioranza faccia in tempi brevi una riflessione sulla propria compagine politica»

Il riferimento è inequivocabilmente indirizzato all’assessore Fabio Topputi, che alle elezioni politiche ha sostenuto il PD.

Ergo. Consigliere Palmisano, dove trova la novità? Sin dalla sua candidatura, tutti sapevano che Topputi sosteneva il PD, ma nonostante tutto, il gruppo Turinasce non aveva opposto nessuna resistenza, proprio in quella lista che definiscono di centrodestra. Cosa assolutamente non vera. Non è un mistero che il Consigliere Teresa De Carolis abbia sostenuto alle ultime elezioni il centrosinistra; non ci sembra che il Sindaco Tina Resta abbia origini di destra.

Volendo dare una interpretazione, è come se il consigliere Palmisano dicesse che, il suo sostegno a FDI è il frutto delle scelte politiche di altri politici locali. No caro Palmisano, la scelta è solo sua. Cosa c’entrano gli altri?

Ma un fatto è oggettivamente vero e degno di cronaca.

Che Palmisano abbia deciso di sostenere FDI al posto di FI, ci può stare, alla fine comunque, rimane coerente con la sua fede politica di centrodestra. Anche il gruppo “PattoxTuri” non era all’oscuro dell’orientamento politico di Palmisano quando decise di candidarlo a Sindaco.

Il problema è un altro.

Palmisano, probabilmente, considerando la carica che ricopre ( o meglio ricopriva) di capo dell’opposizione, ha scelto il momento sbagliato per esternare il suo indirizzo di voto. Sarebbe stato più diplomatico un sostegno non palese. Ed allora mi chiedo perché? Che motivi aveva di doverlo necessariamente esternare?

Butto giù delle ipotesi.

Un dispetto nei confronti di Boccardi? Se così fosse l’obiettivo non sarebbe stato raggiunto, in quanto, il partito del senatore uscente di FI è quello che ha avuto maggiori consensi a Turi. Ed allora perché? Ora, a prescindere dalle motivazioni, che è la cosa che ci affascina meno di questa storia, sarebbe il caso che Palmisano si fermasse per un attimo a riflettere su un aspetto: si rende conto di chi sono i rappresentanti locali di FDI? Il commissario cittadino Sandro Laera, il prossimo 3 novembre discuterà il rinvio a giudizio per truffa ai danni dell’INPS, fermo restando che insieme a sua moglie, sono stati già rinviati a giudizio per Calunnia, dopo aver querelato il sottoscritto per diffamazione ma il pm si è accorto che Mistral ha raccontato sempre la verità e non ha diffamato nessuno; ancora Giovanni Settanni, membro del direttivo, che dichiara da anni di essere un giornalista cosa assolutamente falsa.

Caro Palmisano, forse sarebbe il caso di prendere esempio da alcune persone. Eccone alcune.

Teresa De Carolis, ha dei consensi che da soli superano quelli di Leo Girolamo, Imma Bianco e Sandro Laera messi insieme, avrebbe potuto tranquillamente dichiararsi di FDI in tempi non sospetti, ma non lo ha fatto; Giacomo De Carolis, ex coordinatore cittadino di FDI turese, che, mantenendo fede al suo partito, è “migrato” verso la sede di Gioia del Colle; Dott. Domenico De Carolis, storico uomo di destra, che ha voltato le spalle a FDI turese, proprio per quei rappresentati di cui ho appena parlato.

Insomma, questo gruppo di FDI, anziché avvicinare allontana. Se ne sono accorti in tanti, ma i dirigenti provinciali e regionali ancora no. Ma come dice il proverbio, «Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire».

Massimo Sportelli