Turi

L’ex Sindaco Domenico Coppi, “ non vedo ancora bene la direzione progettuale di questa amministrazione.”

di Massimo Sportelli

Buongiorno. Dott. Coppi, oltre ad essere stato Sindaco di Turi per due volte è innanzitutto, cittadino turese. Le chiedo di esprimere un Suo pen­siero sull’attuale amministrazione comunale.

Un parere sul lavoro di una Amministrazione andrebbe dato alla conclusione dell’intera consigliatura, quindi darlo ora sarebbe prematuro e, quindi, fallace. Io conosco le difficoltà dell’amministrare in un Comune come Turi che ha un ridotto numero di dipendenti sia rispetto alla media regionale che, soprattutto, rispetto a quella nazionale. Il nostro Ente locale dovrebbe avere più del doppio dei dipendenti che ha attualmente. Comunque posso dire che al momento non si vede ancora bene la dire­zione progettuale che l’Amministrazione vuole prendere. Spero non facciano scelte ideologiche e preconcette come quella di rifiutare la costruzione della Foresteria per i lavo­ratori immigrati durante la raccolta delle ciliege. Foresteria che era stato il risultato di un lungo lavoro con Ministero dell’Interno e Regione fatto dalla mia Amministrazione che non aveva costi per il nostro Comune e dava dignità e sicurezza.

Molto spesso si sente dire dagli amministratori (non solo attuali), che molte lacune che presenta il “comune” è il risultato dell’amministrazione precedente. La pensa anche lei così?

Credo sia una specie di “foglia di fico” che è compren­sibile in campagna elettorale non quando si amministra. Dovremmo tutti chiederci perché abbiamo le lacune che sono così evidenti e, dopo una approfondita analisi scevra da punti di vista parziali, operare di conseguenza, con una visione di lungo periodo. Sembra che non si abbia l’idea di come vogliamo che Turi sia nei prossimi 20-30 anni, di che ruolo potrebbe avere nel contesto della Città Metropolitana, di come creare opportunità di sviluppo. Io credo si debba fare in collaborazione con i Comuni vicini. La dimensione strettamente paesana è assolutamente insufficiente e, tal­volta, dannosa. Ultimamente mi sono permesso di pro­porre che l’Amministrazione Comunale richieda con forza e determinazione il superamento della divisione che la fer­rovia causa nel paese con i disagi che viviamo giornal­mente. Dovremmo batterci per l’interramento dei binari nel tratto cittadino. E’ un grande obiettivo, ma possiamo farcela. Basta volerlo.

Se potesse tornare indietro nel periodo dell’ultimo suo incarico da sindaco, cosa non rifarebbe?

Ovviamente operando si commettono degli errori. Sono ancora amareggiato per la caduta prematura di quella Amministrazione.

Caduta che ha dei responsabili ben individuabili. Questi si sono assunti scientemente la colpa di far amministrare Turi da un Commissario per circa 15 mesi. Con i danni con­seguenti, perché io credo che qualsiasi Amministrazione eletta, anche la peggiore, è sempre meglio di un commis­sariamento. A volte mi chiedo se avrei potuto fare di più per evitarlo. La risposta è che credo di aver dato il massimo.

Sempre della sua ultima esperienza da sindaco, ha dei rimpianti? Ovvero, ci sarebbe qualcosa che avrebbe voluto concludere? Ad esempio, un’opera, un lavoro o un progetto.

Quell’Amministrazione contrariamente a quello che alcuni dicono, ha lavorato molto e, nei limiti del possibile, anche bene. Infatti l’attuale compagine da più di due anni sta quasi esclusivamente attuando progettualità e finanzia­menti da noi promossi. Mi dispiace di non aver finito il lavoro. Spero che al più presto si riesca a portare a termine le opere già avviate e quelle che hanno un finanziamento e finora non sono state attuate. Ho particolarmente a cuore la struttura in ricordo di Gramsci in Villa e lo stan­ziamento di 1,5 milioni deri­vante da un progetto di riqualificazione urbana fatto insieme a Casamassima e Sammichele. Esso permetterà di rendere più permeabile idrogeologicamente Largo Pozzi, di efficien­tare energeticamente la scuola dell’Infanzia di Via Vecchia Casamassima e, soprattutto, di dare al nostro paese uno spazio teatrale attraverso la riqualificazione del vecchio mattatoio di Largo Pozzi. Ci sono 840 Mila Euro solo per quest’ultima opera.

In merito al project financing, la minoranza accusa gli attuali amministratori, che quel progetto doveva obbli­gatoriamente passare dal Consiglio Comunale e non dalla Giunta, cosa che invece è stata fatta. Lei cosa dice a riguardo?

Diverse sentenze di TAR dispongono che l’approvazione del Project financing deve essere di Consiglio. Pertanto penso che la richiesta della minoranza sia certamente appropriata. D’altro canto mi sembra di buon senso discutere con tutti i consiglieri di una questione così importante che impegna il Comune per i prossimi 20 anni. Risulta poco chiaro il perché con una maggioranza così forte si vuole evitare un voto della massima assise consiliare. Auspico che si faccia una approfondita valutazione delle varie problematiche e si approdi ad una soluzione condivisa e conveniente per le casse comunali.