Politica

Green Pass o Lasciapassare?

E’ proprio vero, tutto ritorna, in modo diverso, ma tutto ritorna. Dalla moda, al costume dalle abitudini alle consuetudini.

Che il covid sia pericoloso ormai lo sappiamo tutti e che ci ha limitato molto la nostra libertà per diversi mesi ormai è divenuto un fatto storico.

Che il vaccino sarebbe stato “l’arma” per contrastare il “nemico invisibile” ce lo hanno detto tutti (o quasi) i medici. Ma che non farsi il vaccino avrebbe limitato la nostra libertà, non lo aveva preannunciato nessuno.

Si è proprio così: o hai il green pass oppure non potresti partecipare ad eventi o contesti in cui il contagio rischia di diffondersi con rapidità, come concerti, stadi, discoteche e persino ristoranti o mezzi di trasporto pubblici.

Se è vero come è vero che l’art. 32 della nostra Carta Costituzionale afferma che  “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” è altrettanto vero che il secondo comma dello stesso articolo recita:” Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Ecco appunto, il rispetto della persona umana. La domanda è la seguente: Quanto il green pass tutela la persona? Non vi sarebbe il pericolo che lo stesso possa rappresentare una indiretta imposizione al trattamento sanitario?

Sempre la nostra Costituzione garantisce e tutela diverse Libertà: di pensiero, di circolazione, di riservatezza, insomma il cittadino deve essere lasciato in pace. Quindi anche coloro che non vogliono vaccinarsi meriterebbero questo diritto, stà poi alle istituzioni pensare e trovare soluzioni che contestualmente permetterebbero a tutti di non vaccinarsi ma comunque di non subire limitazioni della libertà. E per favore, non diteci che è impossibile o che ci vorrebbe molto tempo, i vaccini ci hanno dimostrato che in tempi record si possono trovare soluzioni. No?

Ma i nostri politici ci dicono che nessuna liberta sarebbe violata con il green pass. Ma ne siete sicuri?

Ed allora, “all’ italian style”, ci lanciano dei siluri in modo elegante: infatti il green pass fa tornare in mente un pò il vecchio lasciapassare che circolava ai tempi della dittatura fascista/nazista, dove se lo possedevi potevi entrare nei bar, cinema, teatri ecc ecc altrimenti eri fuori. Oggi invece si chiama “Green Pass”, cambia il nome ma non la sostanza.

E’ proprio vero, tutto ritorna, in modo diverso, ma tutto ritorna.

Massimo Sportelli